Finalmente arriva il voto in via definitiva dal Senato: chi non butta via il cibo verrà premiato. È questo il principio alla base della norma in merito alla lotta allo spreco alimentare.

“Con il voto di oggi, manteniamo una promessa. L’Italia si è dotata di una legge organica sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione per solidarietà sociale

Ha commentato così la deputata del Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge.

Per la prima volta all’interno della legislatura italiana, si definiscono i termini di “eccedenza” e “spreco” alimentare, facendo maggiore chiarezza tra il termine minimo di conservazione e la data di scadenza, e puntando a semplificare le procedure per la donazione, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità. La norma si basa soprattutto su incentivi e semplificazione burocratica, raccolta dei prodotti agricoli che rimangono in campo e la loro cessione a titolo gratuito, dispone chiaramente che il pane potrà essere donato nell’arco delle 24 ore dalla produzione. E, per ridurre gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, permette ai clienti l’asporto dei propri avanzi con la family bag.

Compost container and vegetables --- Image by © Pascal Bouclier/Photononstop/Corbis

Onlus e enti pubblici potranno considerarsi soggetti donatori.

Inoltre, si potranno donare anche cibi e farmaci con etichette sbagliate purché le irregolarità non riguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che provocano allergie e intolleranze. Non sarà poi richiesta la forma scritta per le donazioni gratuite di cibo, farmaci e altri prodotti e saranno coinvolte nella prevenzione dello spreco anche le mense scolastiche, aziendali e ospedaliere. Infine più spazio alle cosiddette produzioni a ‘chilometro zero’, che dovranno essere promosse dal ministero delle Politiche agricole nel quadro di azioni mirate alla riduzione degli sprechi.

[fonte: LaRepubblica ]

Una legge che mette finalmente in chiaro una vera e propria necessità, in cui Aforis stessa ha sempre creduto, fortemente, messa in atto attraverso il progetto Nella Pancia o Nella Terra, con l’obiettivo di formare ed informare la comunità su una tematica non solo di grande attualità ma soprattutto fondamentale per lo sviluppo della comunità territoriale.

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